Ringraziare è un atto umano di gentilezza. Ecco perché non solo non si deve mai smettere di ringraziare le persone speciali come anche gli sconosciuti, ma lo si deve fare con convinzione, con voglia, con le giuste parole di ringraziamento. Raccolte, di seguito, ci sono alcune frasi per persone speciali che in qualche modo sono entrate nella nostra vita e hanno contribuito per essa.
Frasi di ringraziamento per persone speciali
Ringraziare qualcuno di speciale non è mai sottinteso: un grazie va detto forte e chiaro, ribadito, qualora non venga ascoltato con la giusta attenzione. Un grazie è la parola che giornalmente viene ripetuta in automatico e perciò a volte è sentita, a volte è pura formalità.
Ma ci sono occasioni in cui in ringraziare è più di un atto comunitario. Ecco qui di seguito alcune frasi di ringraziamento pensate apposta per un momento simile, in cui persone speciali meritano di ascoltare un profondo sentimento di gratitudine.
Con queste parole non voglio abusare formalmente di un “grazie”, come non voglio saldare il debito con la parolina magica di queste circostanze. Perché, semplicemente, tra persone che si vogliono bene non esiste un debito ma la consapevolezza che l’altro c’è, è presente ed è attivo per noi. Ringraziare non è sufficiente, se non si compie un gesto di altrettanto valore, gentilezza e umanità.
Ogni gesto che compi per me è la dimostrazione della tua presenza. Ed essere presente non è necessariamente una certezza fisica, quanto più immateriale. Non sei con me quando sei con me, sei sempre con me. E non smetterò mai di ringraziarti per questo.
La solidarietà salverà il mondo: non dimentichiamo di ringraziare le persone speciali che rendono la vita la nostra vita.
Laddove ho avuto paura, mi sei stato affianco. Laddove ho pianto, mi hai asciugato gli occhi. Nei momenti di caduta, hai saputo prendermi in tempo. Dove mi sono fermata, mi hai teso la mano per riprendere il cammino. Sono cose che non si possono toccare, contare, quantificare a parole, ma hanno un piacevole peso, un valore inestimabile del quale non smetterò mai di dirti: grazie.
Dietro un grazie si nasconde la consapevolezza di essere umani.
La parola “grazie” nasconde tanti significati a seconda dei contesti. Può essere usata per gentilezza oppure per formalità. Ringraziare è sinonimo di educazione, ma prima di tutto una presa di coscienza su un atto che qualcuno ha compiuto in nostro favore. In qualche modo è segno di altruismo, di umiltà e di prossimità umana. Ringraziare è forse una delle pratiche più belle che compiamo nella vita di tutti i giorni. Soffermarsi a pensare quanto sia scontato ringraziare qualcuno ne aiuta a comprendere il valore. Specialmente quando si è qui a ringraziare una persona speciale.
Mai dimenticare di ringraziare chi c’è sempre: anche se diventa un’abitudine, qualcosa che c’è sempre, non è mai scontato. Un grazie proviene dal cuore, non da un’imposizione morale.
Davanti a mille discorsi, parole, concetti che si incrociano e creano confusione, un “grazie” è molto più diretto e alle volte proprio quello che serve.
Molto spesso si dà peso ai propri gesti e di colpo ci si rende conto di come non sia affatto scontato che gli altri comprendano ciò che facciamo per loro. È una sensazione spiacevole e che può col tempo portare via la voglia di darsi al prossimo.
Ma sono proprio questi momenti di riflessione che, laddove qualcuno compie un gesto per noi, ne amplificano il piacere, riscoprendo cos’è la dolcezza. Per questo mi sento di doverti ringraziare: perché il dono non è la cosa in sé ma il gesto stesso di chi lo compie.
Sento il bisogno di ringraziarti per tutto ciò che mi hai dimostrato ultimamente. Di questi tempi è davvero bello sentirsi ancora amati per quel che si è e non per quel che si può dare. Qualsiasi sentimento è puro, finché spontaneo. Non ci dovrebbero essere condizioni tra le persone che hanno il potere di incontrarsi e la fortuna di scontrarsi. Sì, perché lo scontro non è per forza una battaglia, ma è un confronto tra cose diverse e solo da esse si può imparare, crescere. E per il tuo aiuto sentito, ti sono profondamente riconoscente.
Il tuo cuore è la chiave di accesso per il bene universale: tutte le persone che incontri hanno voglia di dirti grazie. È il tuo dono: la gentilezza e l’apertura al prossimo, quell’istinto di fare qualcosa per qualcuno anche gratuitamente, che ti rende unico al mondo. Perciò grazie per ciò che hai fatto per me, grazie per essere così speciale, grazie per non cambiare mai.
Frasi sugli amici e sulle amiche speciali: ringraziamenti alle persone più vicine
Non bisogna mai dimenticare di ringraziare un’amicizia: essa è un valore fondante dell’essere umano, che lo distingue in quanto capace di pensarsi in termini di qualcun altro, di vestirne per un attimo i panni e compiere un’azione per lui.
Sembra così scontato dire grazie, ma ad un amico o ad un’amica può sempre fare piacere sentirsi ricompensati. E per questo abbiamo pensato di riportare qui di seguito alcune frasi per ringraziare amici e amiche.
Un amico non aspetta di sentire grazie, perché compie dei gesti d’amore incondizionatamente. Per questo va ringraziato sempre due volte.
Tra le cose meno banali dell’universo metterei senz’altro la gratitudine verso un’amica. Esiste al mondo dono più prezioso di poter contare, sempre e comunque, sulla presenza di qualcun altro?
Grazie per tutto quello che fai per me. Te lo ripeto poco spesso, ma non è mai scontato.
Sono contento di sentire la necessità di dirti grazie. Mi fa sentire in qualche modo connesso ad un altro essere umano, di dover ricambiare qualcosa ma che non somiglia ad una moneta, ma a qualcosa di vicino al cuore. Mi fa sentire vivo e di far parte di un mondo che ancora conosce il valore profondo di un piccolo gesto. Un gesto non è mai solo un gesto, ma racchiude in sé tutto questo. Perciò grazie: il tuo piccolo gesto ha reso la mia giornata migliore.
Ricevere un dono da un amico è sempre più che un semplice regalo. Non è il contenuto in sé ma è il gesto sacrosanto di pensare all’altro come fosse un familiare, come fosse importante: perché l’altro è importante, e questa è la cosa più bella di ogni amicizia. Grazie mille.
Quando si è bambini non si capisce fino in fondo il senso del ringraziamento. Ci viene imposto come un ritornello per imparare a piccole dosi l’educazione e la convivenza. Seppur ingiustamente, quante volte si dà per scontato il ringraziare i genitori? Hanno sempre fatto di tutto per noi, facendoci riflettere meno sul significato nascosto dietro quel grazie. Ma poi sei arrivato tu che non eri nessuno e da un giorno all’altro sei diventato il mio migliore amico. Ecco, vedere qualcuno compiere qualcosa per te è un’esperienza doverosa perché ti insegna l’altruismo e ti stimola a fare altrettanto. È grazie a te, amico mio, se ho scoperto cosa significa vuol dire “grazie”.
Ringraziare un amico è come dire: farò lo stesso per te.
Se solo potessi concentrare in una sola frase tutta la gentilezza che si racchiude in te, mia dolce amica, potrei esprimere davvero quello che penso di te. Ma la tua anima va ben oltre una spiegazione e l’unico modo che ho per ringraziarti dal profondo del cuore e aggiungere che, in ogni momento, in ogni circostanza della nostra vita, io sarò presente per te.
Io voglio ringraziare il mio amico perché mi ha ringraziato. A costo di sembrare folle, ma non è così insensato. Spesso si compiono tanti gesti che non hanno le vesti esplicite di un favore, ma in fondo sono qualcosa che si fa per l’altro. E spesso ciò non viene riconosciuto tra le tante cose che si susseguono nella quotidianità. Perciò, grazie amico mio di averlo riconosciuto.
Se esiste una persona disposta ad alzarsi alle tre di notte solo per ascoltare le tue paturnie notturne, se c’è una persona che è disposta ad ascoltare lamentele o racconti dai mille dettagli inutili. Se c’è qualcuno disposto ad accompagnarti a vedere il film al cinema che non altrimenti non vedrebbe, perché non rispecchia il suo gusto. Se c’è qualcuno a questo mondo che ti dà attenzioni, senza chiederle in cambio. Se c’è una persona che farebbe qualsiasi cosa per te senza volersi sentire “grazie”, quella è la tua amica. E bisogna rifletterci bene: perché le amiche vanno sempre ricambiate.
Frasi sulle persone speciali appena conosciute
E chi l’ha detto che un “grazie” sentito vada ribadito soltanto alle persone con cui condividiamo la quotidianità? Spesso le persone speciali si rivelano proprio quelle appena conosciute che, con un piccolo gesto, una frase, una stranezza, ci rapiscono l’attenzione e ci strappano l’affetto.
Per questo motivo abbiamo raccolto qui di seguito delle frasi sulle persone appena conosciute ma che, in così poco tempo, hanno dato lo spunto per nuovi pensieri e nuovi sentimenti. Buona lettura!
Una delle cose più belle di questo mondo è ringraziare gli sconosciuti e sentire che da quel momento in poi anche lo sconosciuto può conoscerti più di tanti altri conoscenti.
Non dimenticherò mai quel giorno alla stazione quando, in mezzo ad una tumulto di gente, ti accorgesti di me e del mio malumore. C’erano mille persone, una moltitudine di rumori, parole, direzioni, che mi sentivo fuori luogo. Ero assorta totalmente dalla realtà e non avevo la benché minima voglia di rientrarci. Ma poi dalla fitta nebbia di persone, un volto si mise sempre più a fuoco e con un sorriso mi chiese “come stai?”. E quel volto eri tu. E la prima cosa che ti dissi, rispondendoti, fu “grazie”. E te lo ripeto ancora oggi.
Dire grazie ad una persona appena conosciuta ti ricorda, di tanto in tanto, quanto sia bello e piacevole la natura dell’incontro e di come esso, alle volte, si riveli al di sopra delle care e vecchie e stanche aspettative.
Si può sentire il bisogno di dire grazie ad una persona che conosci appena? Sembra strano eppure è ciò che sento. Sento la necessità di dirti grazie per la tua gentilezza e per la tua disponibilità.
A volte è più bello dire grazie ad una persona conosciuta da poco che ad una che conosci da una vita: è il potere dell’umanità, la forza delle relazioni che condensa il senso comunitario, che ci fa sentire fratelli anche se non ci conosciamo nel profondo, che ci fa aprire all’altro senza il bisogno che sia qualcuno di già conosciuto. Voler ringraziare dal profondo qualcuno che conosci da poco è sinonimo di voler aprire il raggio della propria esistenza, a partire da un’ultimo incontro davvero cordiale.
Anche se ti conosco da poco ho potuto leggere un po’ dentro la tua anima. Ho visto poco, è vero, e della tua storia so ancora meno. Ma il modo con cui ti poni e la disponibilità che hai dimostrato per me hanno già detto molto sulla tua gentilezza, più di quanto tu mi abbia raccontato, perciò grazie.
Nel momento in cui due persone s’incontrano per la prima volta e dapprincipio si conoscono, due mondi separati s’intercettano l’un l’altro. E le storie, fino ad allora portate avanti, in qualche modo si riallacciano nel momento in cui si salutano la prima volta e si scambiano il proprio nome. Sono due film già iniziati che trovano, per caso o per volontà, un punto d’incontro comune. Incredibile come da questi nodi inizino delle relazioni sempre diverse. Non è necessario che quella persona debba diventare la persona con cui si trascorrerà la maggior parte del tempo libero, ma può accadere che persone appena conosciute divengano da subito speciali. Forse la natura dell’incontro, un dettaglio, un particolare di quella relazione che è destinata a resistere nel tempo. Persone, appena conosciute, che sono disposte ad offrirti tutto il loro appoggio in modo gratuito.
Frasi per persone speciali che non ci sono più
Quando si ha voglia di ringraziare qualcuno che non c’è più spesso si cade nel turbinio dei ricordi e l’impossibilità, il senso d’impotenza, può prendere il sopravvento. Non è necessario lasciare avvilire quell’istinto che, seppur non può avvenire materialmente, può avvenire in qualche realtà diversa.
Si può sempre aprire il cuore e i sentimenti a quelle persone speciali che non ci sono più. Frasi e parole di ringraziamento sono un modo davvero profondo e talvolta benefico di ricordare le qualità migliori di una persona defunta.
Nella morte c’è un solo spiraglio di luce ed è la forza umana di ricordare qualcuno che non c’è più. Di ricordarlo nel suo vivere, ascoltare la sua risata e vederlo nel suo sorriso migliore, ed accettare silenziosamente che quello è tutto ciò che hai di esso. In qualche modo ricordare qualcuno che non c’è è ringraziarlo per tutto quello che è stato.
Grazie per quello che sei stato, grazie per quello che significhi ancora per me.
A volte, quando si pensa ad una persona defunta, si avverte un improvviso peso sullo stomaco, come un qualcosa simile al pentimento o al rimorso, indefinibile a dirsi. Perché quando qualcuno non c’è più quel che è fatto è fatto, si crede. Ma continuare a pensare ad una qualche immaterialità ci aiuta a superare quei momenti di difficile comprensione, più simili ad un senso di colpa ingiustificato, più che ad un sereno ricordo. In quel momento la cosa migliore da fare è prendere carta e penna e scrivere tutto quello che avresti voluto dirgli oggi, ieri, chissà quando. Ringraziarlo di tutte quelle volte in cui avresti potuto urlargli grazie e magari lo hai solo sussurrato. Di colpo l’animo si rasserena: il potere di dire grazie anche ad una persona morta.
A te devo alcune cose che tengono segrete in me. Non le dico a nessuno ma, quando la mente mi riporta al pensiero di esse, sorrido amaramente e ti sono riconoscente.
Quando due persone si lasciano, smettono di dirsi le cose. Un po’ come quando due terminano una relazione, e uno di colpo, a distanza di tempo, impara qualche cosa di più sulla vita e dentro di sé sente che, in qualche modo, lo deve all’altra persona. Mica si prende il telefono e si chiama un ex, semplicemente si sorride e si ringrazia tacitamente. Ecco, una cosa simile è questo istinto che provo adesso, questa delicata volontà di dirti grazie. A te che hai lasciato questo mondo e che puoi ascoltare da lontano, chissà come, chissà dove. A te che non potrai dirmi “prego”, ma di cui posso immaginarne quel sorriso con cui me lo avresti detto. Per tutto, io di dico “grazie”.