Vi presenteremo ben quindici frasi firmate Stephen Hawking che più delle altre rappresentano il pensiero del grande pensatore e grande uomo di cui stiamo parlando. Ogni frase sarà seguita da un breve commento che conterrà una spiegazione più accurata possibile del senso più profondo delle parole di Hawking, così da guidarvi nel comprenderne a fondo il loro reale significato.
Citazioni famose di Stephen Hawking: l’universo dal suo punto di vista
Le prime cinque frasi da cui si è scelto di cominciare il viaggio nel mondo di Stephen Hawking, hanno come tema principale l’universo. Oltre ad essere il primo grande oggetto dei suoi studi, per Hawking l’universo è sempre stato un’inesauribile fonte di stupore e meraviglia. Il suo obbiettivo di vita a detta di lui stesso è sempre stato quello di comprenderne l’origine, svelarne i misteri, e cercare di afferrarne il fine. Ecco perché questo tema è davvero perfetto per iniziare a capire il modo di ragionare di questa brillante mente, che grazie a ciò che ci ha insegnato vivrà e continuerà a vivere per sempre.
“Noi viviamo in un universo strano e meraviglioso. Per poter comprendere la sua età, le sue dimensioni, la sua violenza e anche la sua bellezza dobbiamo compiere uno straordinario sforzo di immaginazione.”
Molti di noi probabilmente non avrebbero mai scommesso che un uomo di scienza come Stephen Hawking, considerasse l’immaginazione come uno strumento indispensabile per approcciare allo studio dell’universo nel modo migliore. Eppure, questa bellissima frase smentisce senza dubbio le nostre aspettative al riguardo. Non solo l’immaginazione è utile secondo Hawking, ma è anche e addirittura uno strumento senza il quale non sarebbe in alcun modo possibile comprendere qualcosa del mondo in cui viviamo.
Tanto antico, grande, violento e stupendo è il nostro universo, che soltanto con uno “straordinario sforzo di immaginazione” potrebbe esserci possibile comprenderne le caratteristiche. Non andando oltre ciò che vediamo, sentiamo e percepiamo con i nostri sensi il nostro stesso universo resterà un mondo sconosciuto e misterioso: lasciamoci dunque andare all’immaginazione perché spesso è vero che la realtà supera la fantasia.
“Fino a oggi la maggior parte degli scienziati è stata troppo occupata nello sviluppo di nuove teorie che descrivono che cosa sia l’universo per porsi la domanda perché?”
La tendenza a non dare mai niente per scontato, ad andare a cercare sempre le cause sottostanti a qualsiasi fatto della realtà, anche rispetto a quei fatti per cui non sembra neanche necessario porsi certe domande, è senza dubbio una caratteristica tipica dei grandi uomini di scienza. Stephen Hawking con questa frase ha di fatto,senza alcun dubbio, voluto dare un piccolo suggerimento tra le righe ai suoi colleghi scienziati: un suggerimento che potrebbe sembrare banale ma che nasconde un insegnamento importantissimo, soprattutto per chi nella vita svolge un mestiere che si fonda sulla ricerca.
Chiedersi il perché delle cose, prima ancora di porsi nuove domande e approcciare a nuove teorie, potrebbe essere il punto di partenza per avvicinarsi a scoperte di una portata che neanche potremmo immaginare. D’altronde, se questa idea è stata espressa da una delle menti più geniali che il mondo abbia conosciuto, responsabile della scoperta di numerosissimi aspetti del nostro mondo che prima ci erano del tutto ignoti, non si può non credere che ci sia da fidarsi!
“Confinare la nostra attenzione alle questioni terrestri significherebbe limitare lo spirito umano”
Il termine “confinare” scelto da Hawking per esprimere il concetto contenuto in questa breve frase, non è certo stato scelto a caso. La nostra mente è fatta per andare oltre, e tutte le volte che impediamo a noi stessi di andare aldilà delle “cose terrestri” limitiamo il nostro spirito. Dunque l’autore della frase ci sta raccomandando di non porci alcun limite, di non trincerarci dietro muri concettuali che sembrano insormontabili, ma bensì di esplorare ogni possibilità, ogni idea, ogni concetto sconosciuto e misterioso. Questo è l’unico modo per sfruttare al massimo e liberare le nostre potenzialità così da creare qualcosa di veramente straordinario.
“Einstein sbagliò quando disse: “Dio non gioca a dadi”. La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere”
Un po’ ironica oltre che molto profonda questa quarta frase firmata Stephen Hawking. Ma che cosa vogliono significare esattamente queste parole? In quale senso il fisico afferma che Dio gioca a dadi? Probabilmente il significato reale di queste parole ha qualcosa a che vedere con la componente di caos che fa parte di questo nostro mondo. I buchi neri, diventano quindi in qualche modo dal punto di vista espresso in questa frase, una sorta di la dimostrazione che spesso, il risultato del “lancio di dadi” che ha dato vita a questo mondo dà adito a situazioni e a circostanze che ci vengono celate.
Può essere anche letta come una sorta di provocazione se si pensa che Hawking prende spunto da una famosa frase di Albert Einstein per formulare questo pensiero. Sicuramente comunque, queste poche parole non possono considerarsi una vera e propria critica alla teoria del collega, ma piuttosto una controbattuta. Un modo simpatico e giocondo per dire che niente è come sembra.
“L’universo può crearsi dal nulla sulla base delle leggi della fisica. Non è necessario appellarsi a Dio per accendere la miccia e mettere in moto il processo.”
Chiudiamo le frasi incentrate sul tema dell’universo con una citazione che ha fatto innamorare molti del brillante pensiero di Stephen Hawking. Da sempre in effetti, l’uomo tende ad attribuire alle religioni e ai culti la responsabilità di dirimere quei dubbi, quelle questioni esistenziali per cui non riusciva a trovare una risposta adeguata mediante la scienza. Avveniva ad esempio nella religione politeista dell’antica Grecia, dove le ire Zeus divenivano la causa dei temporali e della pioggia di fulmini che cadeva sulla terra, per fare un esempio. Ma anche le religioni moderne, tra cui il cristianesimo con la sua teoria creazionista, in alcuni casi vogliono dare risposta alle domande che da sempre ci tormentano. Prima fra tutte l’eterna domanda: come è nato il tutto? Ebbene, Stephen Hawking afferma che non è necessario ricorrere al concetto di Dio per spiegarsi la “miccia” da cui tutto è iniziato.
Ci sono le leggi della fisica a dimostrare che l’universo può nascere dal nulla, non resta a noi tutti di studiarle, capirle e scoprirle. Un messaggio molto potente che punta all’emancipazione da idee che potrebbero apparire indispensabili per noi tutti per poter rispondere a certe domande, ma che in realtà non fanno altro che allontanarci dalla verità.
Frasi di Stephen Hawking sul rapporto tra tempo e scienza dal suo punto di vista
Le frasi selezionate sul tema del tempo che Stephen Hawking ha formulato durante la sua vita saranno in tutto tre. Ognuna di esse esprime un’idea autonoma e specifica sul concetto di tempo, e senza dubbio tutte quante sono in grado di alimentare riflessioni molto suggestive e interessanti se lette con attenzione e tentando di carpirne a pieno il significato.
“Le leggi della scienza non distinguono tra passato e futuro”
La scienza e le sue regole sono del tutto sorde allo scorrere del tempo. Questa frase contiene una verità assoluta e del tutto incontrovertibile. Ciò che per la scienza è vero oggi, sarà vero anche domani ed è stato, senza dubbio, altrettanto vero anche ieri. L’unico margine di cambiamento in tal senso dipende esclusivamente dall’errore umano, che potrebbe portare lo scienziato a formulare una teoria che successivamente verrà smentita. Ma attenzione, non saranno certo le regole della scienza ad essersi modificate, l’unica possibilità è che esse siano state fraintese.
“Nella teoria della relatività non esiste un unico tempo assoluto, ma ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo”
Questa frase è una vera perla scientifica, una pillola di conoscenza che spiega con assoluta puntualità e precisione, come viene concepito il tempo secondo la cosiddetta teoria della relatività. La teoria in questione è molto famosa soprattutto perché da quando è stata formulata, ha davvero cambiato il modo per come lo conoscevamo noi tutti fino ad allora. La frase è talmente chiara che non serve andare a spiegarla oltre, d’altronde, nessuno meglio di Stephen Hawking potrebbe essere in grado di maneggiare questo tipo concetti con una tale disinvoltura.
“Il disordine aumenta col tempo perché noi misuriamo il tempo nella direzione in cui il disordine aumenta”
Chiudiamo le frasi sul tema del tempo di Hawking con un’ultima frase che si distingue dalle altre soprattutto in quando frase di grande effetto. Naturalmente anche questa frase è correlata alla teoria della relatività, e lo si capisce soprattutto per via del fatto che si parla di “direzione” del tempo. Un concetto che non potrebbe esistere se il tempo fosse considerato unico ed assoluto (come veniva considerato prima della teoria della relatività appunto). Hawking qui afferma che non si può dire che tempo e disordine siano direttamente proporzionali, e questo perché di fatto, il disordine aumenta soltanto secondo la direzione del tempo che noi teniamo in considerazione, e non quindi anche delle altre.
Oltre a contenere un insegnamento di fisica, questa frase è davvero bella da vedere e da ascoltare, e queste due caratteristiche la rendono più che degna di far parte delle quindici frasi selezione più belle di Stephen Hawking.
Le più belle frasi di Stephen Hawking: i messaggi all’umanità da parte del pensatore
Alcune delle più belle frasi di Stephen Hawking possono essere considerate dei veri e propri insegnamenti di vita, di cui ognuno di noi potrebbe davvero fare tesoro nel proprio piccolo. Le considerazioni di uomini straordinari come l’uomo di cui stiamo parlando in questo articolo, spesso hanno un potere molto speciale, vale a dire che possono rendere un po’ più straordinari anche noialtri comuni mortali. Ecco perché si consiglia di leggere le frasi scelte per questo ultimo paragrafo con un’attenzione diversa, volta a comprendere se e come potremmo modificare le nostre abitudini di vita tenendone in considerazione il significato più profondo.
“Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza”
Mai essere superbi. Mai dare per scontato di avere la verità in tasca, di conoscere tutto quello che serve di sapere per andare avanti. Se non ci si mette mai in discussione, si fanno dei passi che ci allontanano dal vero, dal giusto e da tutto ciò che valga la pena inseguire. Stephen Hawking arriva addirittura a dirci che ben venga l’ignoranza. Ammettere e riconoscere la propria ignoranza è il primo passo verso la conoscenza. Ciò che invece non possiamo e non dobbiamo assolutamente permetterci, è “l’illusione della conoscenza”. Se noi ci illudiamo di sapere ogni cosa, neghiamo alla verità la possibilità di emergere e di essere compresa da noi.
Se questa idea vi convince, o ancor di più se non ci avevate mai pensato, forse il suggerimento contenuto in questa frase è esattamente ciò di cui avete bisogno. Fatene tesoro e vivrete una vita all’insegna della conoscenza vera, e non dell’illusione della stessa.
“Siamo noi a creare la storia con la nostra osservazione, e non la storia a creare noi”
Qui, Hawking vuole farci riflettere sul fatto che siamo noi i veri artefici del nostro destino. Un’idea che non viene mai ribadita abbastanza e che non è mai davvero scontata. Qui chiaramente, non è il destino ciò di cui parla Hawking, il soggetto della frase è infatti lastoria, e questo termine probabilmente rende la frase ancora più bella e profonda. Non si può non credere nella storia come non si crede nel destino, la storia è nelle nostre mani, e questo, oltre a renderci forti, ci deve rendere anche responsabili, perché se la storia dipenda da noi, è su di noi che ne ricade il peso.
“Credo che le persone disabili dovrebbero concentrarsi sulle cose che il loro handicap non impedisce di fare e non rammaricarsi di quelle che non possono fare.”
Questo pensiero di Hawking è invece dedicato alle persone disabili. Lui che ha vissuto con una disabilità per moltissimi anni, da quando all’età di ventun anni ha ricevuto quella terribile diagnosi, non poteva esimersi dal lanciare un messaggio di speranza come questo dedicandolo proprio a coloro che come lui, sono stati costretti a vivere la tragedia della disabilità. Stephen Hawking non ha vissuto in uno stato di immobilità quasi assoluta per moltissimi anni, eppure, è stato uno degli uomini più influenti dei nostri tempi, la sua mente è stata tra le più brillanti mai viste su questa terra e con i suoi studi ha mosso il mondo intero, mostrando a tutti noi che cosa si la potenza dell’essere umano, che non ha assolutamente niente a che vedere con la forza fisica.
“Quando si ha di fronte la possibilità di una morte prematura, ci si rende conto che la vita vale la pena di essere vissuta e che ci sono innumerevoli cose che si vogliono fare”
Qui Hawking affronta il tema della prospettiva di una morte prematura. Chissà per quale assurdo motivo, noi esseri umani spesso dobbiamo trovarci di fronte alle peggiori circostanze possibili per renderci conto di ciò che abbiamo, per riuscire ad apprezzare tutto quello che la vita ha da offrire. Da una frase del genere noi tutti dovremmo trarre un messaggio fondamentale. Non ha senso attendere che tutto possa venir meno per apprezzare ciò che si ha. Non dobbiamo mai dimenticare che in ogni caso niente è per sempre, e che tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro. Se abbiamo in mente questo, anche se le cose dovessero cambiare in peggio nella nostra vita probabilmente saremo più preparati e avremo meno rimpianti.
“Cerca di dare un senso a quello che vedi e chiediti quello che fa vivere l’universo. Sii curioso”
Anche questo è un suggerimento che non va mai dato per scontato. La curiosità è una forza importantissima, un’infinita fonte di ricerca e di scoperte nuove. Se i grandi uomini del nostro passato non fossero stati spinti dalla curiosità, chissà quante cose non sapremmo oggi. Chissà quante cose che diamo per scontate ci sfuggirebbero ancora oggi. Pensarci fa paura, e dovrebbe farci paura anche l’eventualità che in futuro la nostra conoscenza del mondo non aumenti. Ecco perché tocca ascoltare chi è più saggio di noi, e continuare ad essere curiosi, finché siamo vivi.
“Siamo solo una razza avanzata di scimmie su un pianeta minore di una stella di media grandezza. Ma possiamo capire l’universo. E questo ci rende molto speciali”
Cruda, quasi brutale questa descrizione che lo scienziato fa dell’umanità intera in questa frase. Tuttavia i toni iniziali vengono smorzati immediatamente dopo perché ci si focalizza su un’altra caratteristica di noi umani, a cui Hawking teneva ovviamente in modo particolare: noi abbiamo la possibilità di capire il nostro universo. E in questo noi siamo e saremo sempre esseri viventi unici. Non dobbiamo sottovalutare questo dono, mai, e per nessun motivo.
“La vita sarebbe tragica se non fosse divertente”
Chiudiamo con le frasi e gli aforismi di Stephen Hawking con un’ultima bellissima frase di quest’uomo straordinario, che con pochissime parole afferma con leggerezza una verità particolarmente difficile, ma al contempo consolatoria. Il divertimento che fa parte delle nostre vite è l’unico vero antidoto a quella che è l’effettiva tragicità della nostra vita, e diciamo la verità: Hawking ne aveva parecchi di motivi per ritenere la vita tragica. Eppure non ha mai perso di vista la fondamentale leggerezza che ci dovrebbe essere nella vita di ognuno di noi, per non prendere troppo sul serio le nostre questione, e per non farsi buttare giù da ogni ostacolo che si possa incontrare nella propria vita.
La speranza è che tra i tanti suggerimenti, vi siano almeno alcune frasi che abbiano colpito la vostra sensibilità. Se fosse così, non resta che appuntarla e non dimenticarla mai più. Ci sono insegnamenti che valgono più di qualsiasi ricchezza.